La vera certificazione energetica
Via alla vera e inderogabile certificazione energetica degli edifici. L’obbligo diventa una cosa seria, con tutti i suoi effetti positivi o negativi (dipende dai punti di vista ). Perché per l’affitto la compravendita delle abitazioni finora, a un anno di distanza dall’obbligo teorico, si è trattato più che altro di un test. Grazie all’opportunità di cavarsela, dinanzi al notaio o al contratto di locazione, con un’autodichiarazione sostitutiva che sancisse, con uno dei curiosi artifizi “provvisori” che fanno della nostra normativa un campionario di piccoli e grandi pasticci, la rispondenza alla classe energetica G, quella più bassa. Nessun problema, sinora. Né sul valore pratico dell’immobile, né sulla piena regolarità della transazione. Ora cambia tutto, all’insegna di un improvviso e teoricamente doveroso rigore. Spronato anche (e forse soprattutto) dalla procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea nei nostri confronti per incompleta e non conforme attuazione della Direttiva 2002/91/Ce sull’efficienza energetica.
Leggi l’articolo completo sul sito del Sole 24 Ore cliccando qui.